Gustav Klimt, Ritratto di signora, 1916-1917

Il Ritratto di signora di Gustav Klimt
(Vienna, 1862 – 1918) è sicuramente l’opera più
famosa della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
e deve la propria notorietà anche alle
incredibili vicende che l’hanno vista
protagonista.

Eseguito tra il 1916 e il 1917, il Ritratto di signora appartiene all’ultima fase di attività dell’artista. A questa data Klimt ha abbandonato le sfolgoranti stilizzazioni dorate del suo cosiddetto “periodo aureo”. La sua pittura si fa meno preziosa e si abbandona a pennellate quasi sbrigative, che tradiscono un approccio più emozionale, aperto a suggestioni espressioniste.

Giuseppe Ricci Oddi acquista la tela nel 1925 dal gallerista milanese Luigi Scopinich, allestendola inizialmente nella sala da biliardo del palazzo di famiglia per poi spostarla dal 1931 in Galleria, all’interno della stanza dedicata agli autori stranieri. E qui l’opera conduce un’esistenza tranquilla sino al 1996 allorché Claudia Maga, una liceale piacentina, sfogliando un libro dedicato all’artista, nota un ritratto di ragazza ritenuto perduto, di cui la colpiscono alcuni elementi di incredibile affinità con il quadro Ricci Oddi. Il suo desiderio di capirne di più innescherà il processo che porterà a chiarire l’affascinante genesi dell’opera, poi confermata anche dalle indagini cui la tela sarà sottoposta.

Gustav Klimt,
Ritratto di ragazza, 1910 ca.

Gustav Klimt,
Ritratto di signora, 1916-1917

Il doppio ritratto

Questi, in breve, i fatti: il quadro ritenuto perduto e sino ad allora noto soltanto grazie a un’immagine pubblicata nel 1918 su una rivista tedesca, raffigura una giovane donna identica nel volto e nella posa alla signora piacentina, ma assai diversamente acconciata e abbigliata. Su questa fanciulla vestita alla moda Belle Époque Klimt dipingerà in seguito il quadro Ricci Oddi, preservando lo sfondo e il volto del dipinto sottostante, ma intervenendo con decisione sul resto in modo da approdare a una vera e propria trasformazione del quadro iniziale, che non trova eguali in altre opere dell’autore. Basterebbe questa eccezionale scoperta per fare del dipinto il soggetto perfetto di una vicenda romanzesca, ma la storia non è conclusa e riserva altri sconvolgenti colpi di scena.

Il furto

Il 22 febbraio 1997, durante le laboriose fasi di preparazione di una mostra, la tela di Klimt scompare, sottratta con modalità che le indagini non riusciranno mai a chiarire. Negli anni si continuerà a investigare. Non mancheranno sedicenti informatori, mitomani, medium, estorsori, dubbie confessioni… Per la ricomparsa del dipinto bisognerà aspettare ben ventidue anni e, se possibile, il ritrovamento sarà ancor più enigmatico del furto: il 10 dicembre 2019 sono in corso alcuni lavori di giardinaggio lungo il muro esterno della Galleria. Qui, in un piccolo vano chiuso da uno sportello privo di serratura, viene rinvenuto un sacchetto di plastico dentro il quale c’è una tela: è il Ritratto di signora di Klimt.

Il Ritratto di signora di Gustav Klimt in Galleria

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