“Navette” in partenza per la mostra su Fontanesi

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Tutte le domeniche, da domenica 5 maggio a domenica 9 giugno compresa, partiranno interessanti visite guidate della mostra temporanea “Paesaggio e figure. Fontanesi e i tempi del naturalismo”, allestita in Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi.

L’appuntamento è per le ore 15.15, in biglietteria della Galleria.

La durata della visita guidata sarà di circa 1 ora e 30 minuti.

Il costo è di 6 euro + il costo di ingresso alla Galleria (8 euro l’intero e 5 euro per i minori di 18 anni).

Per domenica 5 maggio e domenica 2 giugno il costo di tale visita guidata sarà di soli 6 euro (l’ingresso alla Galleria sarà gratuito, in quanto prima domenica del mese).

Per le prenotazioni rivolgersi allo IAT PIACENZA: tel: 0523 492001

E’ consigliata la prenotazione in quanto i POSTI sono LIMITATI.

PAESAGGIO E FIGURE. FONTANESI E I TEMPI DEL NATURALISMO

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“…forse il vero senso del nostro lavoro, o della nostra vita, è di essere umani dentro la natura…”

passaggio – questo – tratto da una lettera scritta nel 1962 dal critico d’arte Roberto Tassi al collega Francesco Arcangeli, che racchiude il senso che il curatore Ivo Iori ha voluto dare alla mostra:

“PAESAGGIO E FIGURE. FONTANESI E I TEMPI DEL NATURALISMO” che sarà visitabile in Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi dal 13 aprile al 30 giugno 2019.

Saranno esposte più di 100 opere che andranno ad indagare l’influenza che ha avuto il pittore Antonio Fontanesi – tra i più cari a Giuseppe Ricci Oddi – in relazione ad un tema pittorico classico: quello del paesaggio.

L’inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 13 aprile 2019, alle ore 17.30.

L’esposizione rimarrà aperta e visitabile – al costo del biglietto di ingresso della Galleria – fino al 30 giugno 2019.

 

Piacenza Jazz Fest anche in Ricci Oddi

E’ partita l’edizione n.16 del Piacenza Jazz Fest: grandi nomi, concerti ed eventi in un cartellone più ricco che mai. 

Come nelle passate edizioni, la Galleria Ricci Oddi torna ad ospitare alcuni appuntamenti della prestigiosa rassegna, visto il successo riscosso nell’ultima edizione e la sintonia di intenti che lega il Jazz Club alla Galleria.

  • Il primo appuntamento in Galleria sarà sabato 2 marzo alle ore 17: torna a far visita a Piacenza un grande amico del Piacenza Jazz Fest, un fotografo che negli anni ha portato in città alcuni dei suoi numerosi progetti: lui è Pino Ninfa e presenterà un suo libro fotografico dal titolo “Racconti Jazz. Incontri fotografici in 7/8”.
  • Il secondo appuntamento, che avrà luogo in Galleria, sarà sabato 23 marzo, sempre alle ore 17: in questo caso si assisterà ad un vero e proprio storytelling multimediale dal titolo: “Dalla Scala ad Harlem”.

Due eventi da non perdere!

A più di 20 anni dal furto del Klimt, incontro alla Ricci Oddi

Sabato pomeriggio, in occasione dell’anniversario del furto del “Ritratto di signora”, avvenuto a Piacenza nel 1997, si proverà a ricostruire le vicende dell’epoca con il giornalista Ermanno Mariani, autore del volume “Il mistero del doppio ritratto di Klimt”, l’investigatore Salvatore Cavallaro, all’epoca dei fatti in servizio al nucleo investigativo di Piacenza, Claudia Maga, la giovane studentessa che intuì l’esistenza del doppio quadro e lo scrittore Marco Bosonetto.

Musica nei Chiostri, quinta edizione al via

Torna per il quinto anno “Musica nei chiostri“, concerti di musica classica in Galleria Ricci Oddi a cura del Conservatorio G. Nicolini di Piacenza. Tre gli appuntamenti per il 2018, tutti ad ingresso gratuito e con inizio alle ore 21, che prenderanno vita presso gli spazi esterni del museo piacentino. Vera e propria rassegna nella rassegna, “Musica nei chiostri” fa parte delle “Proposte d’ascolto 2018” del Conservatorio Nicolini, una serie di concerti che coinvolge tutte le classi di strumento proponendo – in varie location tra città e provincia ma anche a Milano e Bologna – composizioni dal Settecento ai giorni nostri. La rassegna “Proposte d’ascolto” ha in cartellone quaranta appuntamenti che dimostrano la qualità del lavoro svolto da studenti e docenti in questo anno accademico, in collaborazione con – oltre alla Galleria Ricci Oddi – Comune di Piacenza, Fondazione Teatri, Galleria Ricci Oddi, Comune di Bobbio, Comune di ponte Dell’Olio, Piacenza Jazz Club, Teatro Comunale di Bologna, associazioni Tampa Lirica e amici della Musica.

Musica nei chiostri 2018, il programma  

Mercoledì 13 giugno ore 21:

FELIX GODEFROID (1818 – 1897)
Etude de Concert in mi bemolle minore op. 103
Valentina Bersani, arpa
MIKHAIL MCHEDELOV (1903 – 1974)
Variations on a Theme of Paganini
Valeria Pilastro, arpa
GEORGE CRUMB (1929 – viv)
Sonata per violoncello solo
Fantasia – Tema pastorale con variazioni – Toccata
Alice Boiardi, violoncello
CLAUDE DEBUSSY (1862 – 1918)
Les Chansons de Bilitis (1900 – 1901)
Musique de scène devant accompagner la récitation de douze poèmes de Pierre Louÿs (pour récitant, deux flûtes, deux harpes et célesta. Réalisation de la partie de célesta par Arthur Hoérée)
I. Chant Pastoral – II. Les Comparaisons – III. Les Contes IV. Chanson – V. La Partie d’osselets – VI. Bilitis VII. Le Tombeau sans nom – VIII. Les Courtisanes égyptiennes – IX. L’eau pure du bassinX. La Danseuse aux crotales – XI. Le Souvenir de Mnasidica – XII. La Pluie du matin
Giulia Pastorino voce recitante (collab.)
Virginia Bernardoni – Gilberto Accurso, flauto
Valeria Pilastro – Veronica Vacca, arpa
Mihyeon Bae, celesta
Classe di Arpa di Nicoletta Alberti
Classe di Violoncello di Ornella Gattoni

Classe di Musica da Camera di Alessandra Garosi

Martedì 19 giugno ore 21:

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1750)
dalla Sonata in Do maggiore per violino solo BWV 1005 (1718) Adagio – Fuga. Alla breve
Irene Barbieri, violino
LUIGI BOCCHERINI (1743 – 1805)
Quintetto in Re maggiore per chitarra e quartetto d’archi G.448 “Fandango”
Pastorale – Allegro maestoso – Grave assai – Fandango
Mariachiara Leonetti, chitarra
Irene Barbieri – Filippo Generali, violino
Yanina Prakudovich, viola
Simone Ceppetelli, violoncello
GIOACHINO ROSSINI (1792-1868) | MAURO GIULIANI (1781-1829)
Ouverture da Il barbiere di Siviglia
per due chitarre
Daniele Molinari – Marco Zagni, chitarra
CARL MARIA von WEBER (1786 – 1826)
Introduzione, tema e variazioni per clarinetto e quartetto d’archi
Emilia Mulas, clarinetto
Eleonora Liuzzi – Irene Barbieri, violino
Diego Romani, viola
Simone Ceppetelli, violoncello

Classe di Violino di Antonio De Lorenzi
Classe di Chitarra di Giuseppe Pepicelli
Classe di Clarinetto di Pietro Tagliaferri
Classe di Musica d’Insieme Archi di Marco Decimo

Mercoledì 27 giugno ore 21: 

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756 – 1791)
Quintetto in La maggiore KV581
Allegro – Larghetto – Menuetto – Allegretto con Variazioni
Miljan Minic, clarinetto
Eleonora Liuzzi, violino
Irene Barbieri, violino
Priscilla Panzeri, viola
Simone Ceppetelli, violoncello
JOHANNES BRAHMS (1833 – 1897)
Quintetto in si minore op. 115
Allegro – Adagio – Andantino – Finale, con moto
Giacomo Alfano, clarinetto
Eleonora Liuzzi, violino
Irene Barbieri, violino
Yanina Prakudovich, viola
Alice Boiardi, violoncello

Classe di Musica d’Insieme Archi di Marco Decimo

Scarica qui il programma completo della rassegna “Proposte d’ascolto 2018”

‘Una carbonaia sull’Appennino’ e ‘La tosatura delle pecore’: presentazione di dipinti inediti di Stefano Bruzzi

Domenica 3 giugno alle ore 11 presso la Galleria Ricci Oddi si svolgerà l’incontro dal titolo “Una carbonaia sull’Appennino”: protagonisti, due dipinti inediti di Stefano Bruzzi, aventi medesimo soggetto, sicuramente riferibili al 1865 circa, appartenenti a collezioni private. L’incontro, a cura di Leonardo Bragalini, sarà ad ingresso libero.
La presentazione delle due opere sarà l’occasione per un incontro dedicato al grande pittore piacentino e alla definizione del suo ruolo tra i maestri del realismo italiano del diciannovesimo secolo.
L’opera di Stefano Bruzzi, soprattutto quella riferibile alla prima e importante fase della sua attività pittorica (1860-1880), mostra uno specifico interesse per brani di vita e di lavoro sulle montagne dell’Appennino piacentino. In questo scorcio di anni Bruzzi realizza un vero e proprio reportage delle attività lavorative, degli usi e delle tradizioni del suo tempo e dei luoghi prossimi alla sua abitazione di Roncolo di Groppallo in Val Nure. Col suo pennello egli coglie le fatiche quotidiane con lo sguardo attento del cronista, unito al talento dell’artista, senza edulcorazioni o sentimentalismi. La fatica immane del “Passo difficile” della Galleria Ricci Oddi, lo sforzo delle bestie ne “I primi a far la rotta” della Galleria Nazionale di Roma, il formidabile “Spaccalegna” nella neve e i “Segantini”, uomini e bestie accomunati nel lavoro sono documenti di un mondo ormai scomparso.
Sempre nel solco della documentazione della vita e del lavoro sul nostro Appennino, attiene “La tosatura delle pecore” (foto qui sotto), opera del 1885, recentemente riemersa in Germania, che sarà anch’essa presentata durante l’incontro di domenica 3 giugno.

Notte dei Musei 2018, apertura serale ad ingresso gratuito

In occasione del grande evento europeo della Notte dei Musei (sabato 19 maggio 2018), quest’anno alla quattordicesima edizione, la Galleria Ricci Oddi sarà aperta al pubblico anche la sera, dalle ore 21 alle 24: in questa fascia oraria l’ingresso sarà gratuito e darà l’opportunità di visitare la collezione permanente.

‘Sulle tracce del Pordenone’, conferenza di Alessandra Tiddia

In occasione della Salita al Pordenone (4 marzo – 10 giugno 2018), l’evento culturale presso la Basilica di Santa Maria di Campagna realizzato da Banca di Piacenza, la Galleria Ricci Oddi ha il piacere di ospitare la conferenza di Alessandra Tiddia dal titolo “Sulle tracce del Pordenone. Presenze di artisti del Friuli Venezia Giulia nella Collezione Ricci Oddi”. L’incontro si svolgerà giovedì 10 maggio alle ore 17.30 presso il Museo piacentino, ad ingresso gratuito.
Si tratta di uno degli eventi collaterali alla “Salita al Pordenone” a cura della Ricci Oddi: oltre alla conferenza, infatti, la Galleria propone fino al 10 giugno un inedito allestimento nella sala XXII dedicato ad artisti friulani tra Ottocento e Novecento. Si tratta di opere che raccontano un’esperienza di confine svolta prevalentemente al di fuori della regione natale, specificando le radici di un territorio che trova nel forzato abbandono della propria terra una fertile crescita della singolare espressione artistica, in un percorso che offre un confronto a distanza, un dialogo, capace di costruire un omaggio inedito al Pordenone. In rassegna, artisti quali Pietro Fragiacomo (1856 – 1922), Antonio Cargnel (1872 – 1931), Guido Zuccaro (1876 – 1944), Guido Marussig (1885 – 1973), Luciano Spazzali (1911 – 1997), Giuseppe Zigaina (1924 – 2015) e Gustavo Foppiani (1925 – 1986).
L’ingresso alla conferenza è gratuito.
Non è necessaria la prenotazione.

Alessandra Tiddia 
Laureata in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Padova, ha conseguito il Dottorato in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Venezia.
Dal 1990 al 1993 è stata curatore free lance a Trieste e ha collaborato come storico dell’arte con il Museo Revoltella e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste.
Dal 1993 svolge le attività di conservatore, curatore e tutor aziendale per le attività formative e di stages.
Nel 2003 è stata nominata responsabile della sede trentina del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto a Palazzo delle Albere, fino al 2011. In questa contesto ha realizzato l’Esposizione permanente delle collezioni dell’Ottocento, con opere provenienti da Donazioni e Depositi delle Raccolte del XIX e XX secolo al Mart.
Dal 2004 al 2010 ha curato la programmazione espositiva di questa sede con mostre dedicate alla cultura figurativa fra Ottocento e Novecento (Max Klinger, Franz von Stuck, Il Secolo dell’Impero. Principi, artisti e borghesi nell’Ottocento, Simbolismi ai confini dell’Impero Asburgico e Nuovi ospiti a Palazzo, una mostra dedicata alle nuove acquisizioni fra 2004 e 2010).
Nel 2015 ha curato l’edizione del catalogo generale di Piero Marussig.
Membro del Comitato Scientifico del Museo Civico di Bolzano, è socia dell’Accademia degli Agiati di Rovereto e della Società di Studi Trentini a Trento.
I suoi contributi scientifici principali sono nell’ambito della cultura delle Secessioni europee, del Liberty, della pittura di inizio ‘900.
Dal 2013 è responsabile del progetto di valorizzazione di Arco come luogo segantiniano promosso congiuntamente da Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e dal MAG (Museo Alto Garda, Galleria Segantini).

“Sulle tracce del Pordenone”
Pittori friulani della Collezione Ricci Oddi

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In occasione della Salita al Pordenone la Galleria Ricci Oddi propone, in sala XXII, una selezione di opere di artisti friulani tra Ottocento e Novecento: un confronto a distanza, un dialogo, capace di costruire un omaggio inedito al Pordenone.

Si tratta di opere che raccontano un’esperienza di confine svolta prevalentemente al di fuori della regione natale, specificando le radici di un territorio che trova nel forzato abbandono della propria terra una fertile crescita della singolare espressione artistica.

In rassegna, artisti quali Pietro Fragiacomo, Antonio Cargnel, Guido Zuccaro, Guido Marussig, Luciano Spazzali, Giuseppe Zigaina e Gustavo Foppiani.
Fino al 10 giugno 2018. 

“Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni”, conferenza

Chiara Vorrasi, curatrice (assieme a Fernando Mazzocca e Maria Grazia Messina) della rassegna Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni, illustrerà sabato 24 marzo alle ore 16.30 il percorso espositivo della mostra che sarà aperta al pubblico dal 3 marzo al 10 giugno 2018 a Palazzo dei Diamanti, Ferrara.
La Ricci Oddi concede infatti alla rassegna gli importanti prestiti Haschisch: le fumatrici di oppio di Gaetano Previati, La barca a torzio di Mario de Maria e Tramonto o Il roveto di Pellizza da Volpedo.
Introduce il Prof. Arch. Massimo Ferrari, Presidente della Galleria Ricci Oddi.
L’appuntamento sarà presso la Sala Sidoli; ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione (posti limitati).
Scarica qui la locandina dell’evento

All’alba della modernità, quando scienziati e letterati facevano a gara per sondare la psiche umana, alcuni artisti inquieti e visionari sperimentarono linguaggi visivi inediti, capaci di schiudere i regni dell’immaginazione e del sogno e far risuonare la voce degli stati d’animo.
La mostra “Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni” a Palazzo dei Diamanti esplora quelle tendenze innovative e utopistiche che, tra Otto e Novecento, portarono nell’opera d’arte le vibrazioni emotive e i fantasmi che agitano la coscienza moderna, mettendo in gioco la sensibilità stessa dell’osservatore.
Ne sono protagonisti con i loro capolavori alcuni tra i più originali interpreti della scena artistica italiana tra divisionismo, simbolismo e futurismo, come Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Medardo Rosso, Giacomo Balla, Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni e Carlo Carrà. In mostra alcune delle loro creazioni più avanzate dialogheranno con opere di grandi esponenti del simbolismo europeo e con testimonianze del dibattito scientifico e culturale del tempo, per condurre il visitatore in un viaggio negli affascinanti territori dell’anima fin de siècle.